venerdì 27 ottobre 2017

Gli italiani e gli errori grammaticali piú comuni

In occasione della Settimana della lingua italiana nel mondo, ecco gli errori più comuni che si commettono quando non si utilizza nel modo opportuno la lingua italiana… (si clicchi qui).

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Due parole, due, sull'avverbio "invece", che si può scrivere in grafia analitica  (in vece) e in grafia univerbata (invece), naturalmente non a caso. In  grafia scissa quando l'avverbio in questione assume il significato di "in luogo di", "al posto di": alla cerimonia era presente l'assessore alla cultura in vece (al posto) del sindaco. In grafia univerbata se l'avverbio ha il significato di "al contrario", "all'opposto" e simili: sembrava un galantuomo, invece si è rivelato un mascalzone. Nell'uso corrente è spesso rafforzato dalle congiunzioni "ma" o "mentre": ha detto di essere uscito, mentre invece è rimasto tutto il giorno chiuso in casa. È un uso prettamente familiare che - in buona lingua italiana - è meglio evitare.


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Le nuove domande redatte dall'Accademia della Crusca: servono a farci "innamorare della nostra lingua"?

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