domenica 15 gennaio 2017

È proprio un impiastro...


... vale a dire una persona molto noiosa, lamentosa, che ha sempre necessità di qualcosa ma soprattutto importuna. Il modo di dire fa riferimento agli impiastri (o empiastri) medicamentosi adoperati un tempo in medicina a scopo terapeutico. Erano composti, generalmente, di sostanze vischiose, oleose, spesso molto puzzolenti e quasi  sempre appiccicaticce. Erano, per tanto, molto scomodi per coloro che li preparavano in quanto se ne impiastricciavano abbondantemente prima di chiuderli nel panno destinato all'applicazione; ma erano scomodi anche e soprattutto per coloro che li subivano data la loro "puzzolenza", oltre al fatto che potevano essere o bollentissimi o molto ghiacciati; erano, comunque, pesanti e costringevano il paziente a una fastidiosa immobilità. Probabilmente qualche amico blogghista, non piú molto giovane, se li ricorderà avendoli provati sulla propria pelle.

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Da "grammaticaitaliana.eu" leggiamo che "ma però" e "non di meno" sono locuzioni errate: ma e però non si possono mai adoperare insieme (o si adopera "però" o si adopera "ma"); quanto a "non di meno" la sola grafia corretta è quella univerbata (nondimeno). Ci spiace contestare i responsabili del portale, ma le cose non stanno cosí. Il "ma però"  (insieme) si può adoperare benissimo e non si commette alcun errore (lo ha usato anche il principe degli scrittori, Alessandro Manzoni). Per quanto attiene a "non di meno" è grafia corretta al pari di quella "attaccata" (nondimeno). 

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La parola proposta oggi è: agrofilàce. Con questo sostantivo si indica una guardia campestre.

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