venerdì 16 dicembre 2016

Il brindisi



PAROLE RITROVATE: BRINDISI
La parola ci è arrivata dallo spagnolo, ma ha origini germaniche: erano i temuti Lanzichenecchi, infatti, ad alzare il bicchiere pieno pronunciando le parole ich bring dir’s, ovvero “lo porgo a te”. Una formula di saluto, insomma, equiparabile al latino prosit. Perché da sempre, e ben prima che qualcuno inventasse gli aperitivi, nel mondo si festeggia bevendo in compagnia. À vôtre santé.
 (a cura di Alessandro Masi, dal supplemento Sette del Corriere della Sera)
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Le "parole ritrovate" pubblicate sul sito della "Società Dante Alighieri", ci ha richiamato alla mente un nostro vecchissimo articolo nel quale cerchiamo di spiegare, con dovizia di particolari, la nascita linguistica del "brindisi". Si clicchi qui.

P.S.: Peccato che il prof. Masi sia inciampato nel francese: votre, aggettivo, non prende l'accento circonflesso sulla "o".


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In un "test" per "saggiare" la conoscenza della lingua italiana, preparato dall'Accademia della Crusca e pubblicato sul quotidiano la Repubblica, abbiamo riscontrato un orrore che grida vendetta al cospetto di Dante: la terza persona singolare del presente indicativo del verbo "essere" ha l'accento acuto in luogo di quello corretto grave (è). Speriamo che dall'Aldilà non se ne accorga il prof. Giovanni Nencioni, che anni fa, proprio dalle pagine dell'Accademia della Crusca, condannò l'uso errato dell'accento acuto sulla "e" verbo. Ecco il "test":


La nascita dei grandi quotidiani ha contribuito nel nostro Paese alla diffusione dell’italiano postunitario. Quali tra questi giornali oggi in edicola é il più antico?

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