lunedì 19 dicembre 2016

Ancora sulla lingua "biforcuta" della stampa


C'è  qualcuno, tra i nostri 25 lettori, disposto ancora ad accusarci di "maltrattare" gli operatori dell'informazione, in particolare quelli della carta stampata, a causa dei loro orribili strafalcioni? Se c'è, lo invitiamo a leggere il titolo di questo giornale in rete e - se ama l'uso corretto dell'italico idioma - tragga le conclusioni:
Sopralluogo delle associazioni con i tecnici del Comune: la scorciatoria è sul ponte dell'Acea

PS.: Dobbiamo dire, per onestà, che  lo strafalcione, dopo la nostra segnalazione, è stato prontamente corretto (è stato "in mostra", comunque, per un paio di giorni).
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La parola proposta da questo portale: burugliare. Verbo che sta per fischiare, sussurrare, sibilare e simili. Dal TLIO: BURUGLIARE v.
0.1 burugliando.
0.2 Etimo non accertato.
0.3 Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.): 1.
0.4 Att. unica nel corpus.
0.6 N Forse da unificare con brogliare.
0.7 1 [Del movimento di un proiettile:] produrre un rumore.
0.8 Fabio Romanini 04.04.2002.
1 [Del movimento di un proiettile:] produrre un rumore.
[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 16, pag. 129.17: mise una palla di piombo di grossezza d'una mela di bosco ne la fonda e trasse: la palla n'uscío burugliando e fendendo l'aire, e ferío Tirreno sì nella testa, che ambedue li occhi l'uscirono de la testa. || Cfr. Fet des Romains, pag. 417.12: «li plons s'en ist bruiant».
[u.r. 18.12.2008]

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I lettori che ravvisino strafalcioni orto-sintattico-grammaticali in testi giornalistici possono scrivere ad albatr0s@libero.it. Gli "orrori" saranno pubblicati ed esposti al  “pubblico ludibrio”.

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