sabato 19 marzo 2016

Fidanzarsi vuol dire... fidarsi

Sí, proprio cosí: chi si fidanza si fida. E per conoscere il "perché" occorre prendere il discorso alla lontana e rifarsi - come avviene spesso per le questioni di lingua - all'idioma dei nostri antenati: il latino. Dobbiamo risalire, infatti, al participio passato del verbo latino "spondere" ('promettere solennemente'), "sponsus".  Lo "sponsus" e la "sponsa" (il promesso e la promessa) erano, quindi, coloro che "promettevano solennemente" di unirsi in matrimonio tra loro. Nell'antica Roma la formula rituale che gli innamorati si scambiavano all'atto del fidanzamento era: "spondesne?" (prometti?); alla quale si rispondeva: "spondeo" (prometto). Il cerimoniale della promessa di matrimonio prevedeva anche che ciascuno dei "promessi" infilasse nel dito dell'altro un anello, elemento di una "catena" spirituale, come segno di fede reciproca; e di qui anche il nome di fede che si dà all'anello nuziale. E siamo, cosí, giunti al... fidanzamento. Fede in latino si diceva "fides", da questo termine si coniò "fidentia" (fidanza, fiducia) e di qui i vocaboli italiani 'fidanzarsi', 'fidanzati', 'fidanzamento'. Il fidanzamento, per tanto, si può definire un "atto di fiducia" tra due giovani.

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Ricordare e rammentare

Nell'uso comune - come attestano i vocabolari - i due verbi sono l'uno sinonimo dell'altro. A voler sottilizzare, però, hanno una diversa "sfumatura" di significato come possiamo vedere cliccando qui e qui.



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