giovedì 2 luglio 2015

C'è forfait e... forfeit

Ancora una volta, nostro malgrado, dobbiamo dissentire da certi vocabolari che ritengono i termini barbari "forfait" e "forfeit" l'uno sinonimo dell'altro. Nel Treccani, per esempio, possiamo leggere: «forfeit ‹fòofit› s. ingl., usato in ital. al masch. – Nel linguaggio sport. (in Italia spec. nell’ippica), termine equivalente al fr. forfait (v.forfait2)». La cosa, presentata in questo modo, genera solo equivoci e confusione. I due termini, il francese "forfait" e l'inglese "forfeit" hanno significati diversi. Il dizionario del Battaglia - a nostro modesto avviso - è un po' piú chiaro. Alla voce italianizzata "forfè" (che a noi non piace) precisa: «... per il significato numero 2 (sport: rinuncia o mancata presenza di una squadra o di un concorrente ad un incontro) confronta l'inglese "forfeit" (che è tratto dal francese)». Il DOP, Dizionario di Ortografia e Pronunzia della ERI (versione cartacea), non ha peli sulla lingua: specifica chiaramente la diversità di significato dei due termini, il francese e l'anglo-fancese. Come non ha peli sulla lingua l'insigne (e rimpianto) linguista Aldo Gabrielli: "forfait" vale 'prezzo fatto'; "forfeit", invece, vale 'ritiro'. Ma anche il DELI, per la verità, distingue i due vocaboli: "forfait", 'contratto per cui ci si impegna a fornire una prestazione o un bene a un prezzo globale prestabilito' e "forfeit", 'mancata partecipazione o ritiro prima dell'inizio dello svolgimento di una gara'. Come vedete, amici, non stiamo farneticando: c'è forfait e... forfeit.


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La parola proposta da questo portale: lautetrico. Culto rivolto esclusivamente a Dio e al Santissimo Sacramento.



 

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