venerdì 4 aprile 2014

Il «suppletivismo»

Gentilissimo dott. Raso,
la ringrazio veramente di cuore per la risposta sulla corretta grafia di "scalfittura", dal suo ineguagliabile sito c'è sempre da imparare. Avrei un altro quesito da porle, approfittando della sua "leggendaria" disponibilità.
Perché il verbo "uscire" muta, nel corso della coniugazione, la "u" in "e"? Perchè, insomma, "io esco" ma "voi uscite"?
Grazie ancora per la sua cortesia.
                                   Ivano S.
                            Frosinone
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Caro amico, lo stesso quesito mi fu posto, tempo fa, da una cortese lettrice di Sondrio. Potrà trovare la risposta cliccando qui. Aggiungo, a quanto leggerà, che questo cambiamento che il verbo in questione "assume" nel corso della coniugazione si chiama, in linguistica, suppletivismo.

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La parola che proponiamo oggi è: faldistorio (o faldistoro). Sostantivo maschile. Indica una sedia bassa, senza braccioli e senza schienale,  adoperata dagli alti prelati in alcune funzioni liturgiche. 


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