venerdì 3 gennaio 2014

Grazie per il blog

Ci sia concesso – una tantum – un po’ di “narcisismo linguistico” pubblicando questa lettera che, ovviamente, ci ha fatto molto piacere. La consideriamo un dono della Befana.
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Gentilissimo dott. Raso,
  da molti mesi seguo con grande piacere il suo eccezionale blog dedicato alla lingua italiana e la volevo ringraziare di cuore. Per me, che sono una straniera, è una vera miniera di informazioni grazie alla quale posso migliorare la mia conoscenza d’italiano, eliminando gli errori ed arricchendo il lessico.
Mi sono laureata in Filologia italiana con la tesi sul linguaggio automobilistico italiano e sulle tendenze di formazione dei termini tecnici, infatti per molti anni ho lavorato come traduttrice e insegnante di lingua italiana presso l’Iveco Poland.
Siccome le questioni linguistiche sono sempre state la mia grande passione e con l’andar del tempo ho avuto sempre più dubbi sull’uso di alcune parole, espressioni, aggettivi, forme verbali ecc., ho deciso di cercare le risposte alle mie domande in Internet. Non riesce neanche ad immaginare come fossi felice il giorno in cui mi sono imbattuta nel suo blog.  Non l’ho ancora letto tutto, perché non mi piace la lettura sommaria. Inoltre alcune notarelle mi sembrano delle montagne da conquistare e la comprensione delle stesse è per me una vera sfida. Allo stesso tempo sono stata stupita qualche volta di conoscere le espressioni idiomatiche la cui spiegazione chiedevano i suoi connazionali. Questa mia “superiorità” è dovuta probabilmente al fatto che, non essendo di madre lingua italiana e studiando la filologia italiana, ho passato tanto tempo a leggere dei vecchi testi letterari pieni di espressioni idiomatiche rare ed arcaiche che non si usano più o che sono considerate fuori moda. Grazie al suo blog ho capito però che vale la pena di riportare alla luce i vocaboli caduti in disuso, in quanto costituiscono il nostro retaggio culturale.
Ho tante domande che vorrei farle, ma non ho mai avuto il coraggio di scrivergliele
Per quanto riguarda le problematiche linguistiche, seguo anche un altro blog scritto da un italiano che abita in Polonia, perché mi interessano le sue notarelle (scritte in italiano) sulla lingua polacca.

Alla fine la volevo ringraziare ancora una volta per il suo blog e cogliendo l’occasione le auguro un Felice Anno Nuovo. Mi scusi se ho commesso qualche errore.
 Beata

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La parola che proponiamo oggi è: prossenéta.  Sostantivo maschile.  Indica colui che media tra persone che non si conoscono. Propriamente: sensale, mezzano, ruffiano.


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