mercoledì 20 novembre 2013

Forviare o fuorviare?

Ormai dobbiamo rassegnarci a convivere con le “inesattezze” (o strafalcioni?) dei “revisionisti” del vocabolario Gabrielli in rete.  I revisionisti, dunque, smentiscono - a proposito del verbo “fuorviare” -  ciò che scrive il Maestro nel suo “Dizionario Linguistico Moderno”.  Scrive, dunque, Aldo Gabrielli: «Forviare, non mai “fuorviare” per la legge del dittongo mobile, fu usato in antico solo come intransitivo col significato di “uscir di strada”, nel proprio e nel figurato  […]. Ma oggi si usa sempre piú frequentemente nel significato attivo di “allontanare dalla via giusta”, e ai puristi non piace; chi non voglia usarlo, si attenga a “deviare”, “sviare”, e, figuratamente anche a “corrompere”, “traviare”, “guastare”».  I “revisionisti”, invece, al lemma (il solo corretto, secondo il Gabrielli) “forviare” rimandano a… FUORVIARE. Si veda qui e qui.

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La parola del giorno (di ieri): arrabattarsi.

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