venerdì 3 maggio 2013

Sfastidiare e fastidiare

Gentile dott. Raso,
leggendo un articolo sul web, mi sono imbattuto in "sfastidiare", usato nel senso di "dare fastidio"; non è, invece, proprio il contrario di "fastidiare"? La Crusca riporta, infatti, il senso di "riacquistare il gusto".
Cordialmente,
Melchis
(Località omessa)
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Gentile Melchis, sarò tacciato di presunzione e fustigato da qualche linguista ma dissento dalla Crusca. "Sfastidiare", verbo pressoché inusitato, è lo stesso che fastidiare al quale si preferisce, però, "infastidire". È composto con il prefisso "s-", con valore intensivo, e fastidiare. È lo stesso caso, insomma, di battere/sbattere, gocciolare/sgocciolare e simili. La mia tesi è suffragata dal GDU del De Mauro: «sfastidiare /sfasti'djare/ v.tr. e intr. )( [1348–53; der. di fastidiare con s–] 1 v.tr. ) infastidire, annoiare 2 v.intr. (avere) )( annoiarsi, stancarsi di qcs.: delle cose di che l'uomo abondevole si truova sfastidiano (Boccaccio)».

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