venerdì 21 settembre 2012

Salire in bigoncia

Sapete perché si dice e cosa significa “montare o salire in bigoncia”? L’espressione fa il paio con quella piú conosciuta e adoperata, “salire in cattedra”, vale a dire fare il saccente, pretendere di insegnare tutto a… tutti. Il modo di dire, vecchiotto, per la verità, ‘chiama in causa’ la bigoncia perché anticamente era il pulpito (o la cattedra) dal quale si parlava nelle università e nelle accademie. La locuzione, anche se ‘stantía’, dovrebbe essere nota soprattutto agli amici blogghisti toscani, visto che a Firenze è in uso – se non cadiamo in errore – la variante “favellare in bigoncia”.


Aggiungiamo – da parte nostra, e a costo di essere tacciati di presunzione – che il detto calza a pennello ai soloni della carta stampata e no: pretendono di sapere tutto, soprattutto in fatto di lingua. Non sanno, poverini, che molto spesso, per non dire sempre, la loro lingua è “biforcuta” e fa a pugni con la grammatica italiana.



http://www.etimo.it/?term=bigoncia&find=Cerca

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