venerdì 7 ottobre 2011

«Settimana prossima»


Da “Domande e risposte” del Treccani in rete:
Come si scrive: “la settimana prossima” o “settimana prossima”?

Si scrive (e si dice) la settimana prossima. Nella lingua parlata (molto più raramente in quella scritta) si nota l’emergere dell’uso, peraltro minoritario, del sintagma non preceduto dall’articolo determinativo – richiesto invece dalla norma.

L’uso di settimana prossima può essere spiegato da due influssi distinti e convergenti: il modello dei sintagmi temporali coi nomi dei giorni della settimana, che non prevede l’anteposizione dell’articolo (ci vediamo sabato prossimo; l’appuntamento è per lunedì prossimo); l’esempio della prestigiosa lingua inglese, in sintagmi come next week, next month, ecc.
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Come si può notare dalla risposta la “prestigiosa lingua inglese” sta imbastardendo sempre piú il nostro meraviglioso idioma.


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Sempre dal Treccani un interessante articolo di Silverio Novelli: «Il “calcio” della Crusca»

http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/parole/golf.html

4 commenti:

Gisella ha detto...

Se questo fosse davvero un uso influenzato dall'inglese, si sentirebbe dire anche mese prossimo, anno prossimo ma così non è perché l'uso senza articolo è limitato a settimana prossima.
Non si può comunque negare l'inglese sia una lingua prestigiosa, tra l'altro che accetta molti più prestiti e influssi stranieri di quanto non faccia l'italiano con l'inglese. Possiamo dormire sonni tranquilli!

Viagra Online without prescription ha detto...

Nella lingua parlata (molto più raramente in quella scritta) si nota l’emergere dell’uso, peraltro minoritario, del sintagma non preceduto dall’articolo determinativo – richiesto invece dalla norma.

tadeu pozzato ha detto...

Buongiorno a tutti.
Secondo non è solo la lingua inlgese a imbastardire la bella lingua italiana, bensì gli italiani stessi, soprattutto la stampa scritta. Basta citare l'esempio della parola tata, che viene un po' forzata dalla stampa scritta con "baby-sitter. Scusate, se ve lo dico, ma un la sciocchezza di molti italiani! Grazie e saluti dal Brasile. prof. Tadeu Pozzato

Fausto Raso ha detto...

Egregio professore, concordo pienamente.
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