martedì 26 luglio 2011

Z: quando dolce e quando aspra?


Gent.mo Fausto,
sono anch’io appassionato di linguistica e fonologia, e vorrei, con la presente, chiedere la sua autorevole spiegazione a un dubbio che da un po’ di tempo mi sorge in conseguenza di richieste di alcuni amici in merito alla pronuncia della “Z” (sia semplice che doppia) sorda e sonora. Più precisamente mi interessa sapere, ad esempio, quando si pronuncia sorda e perché. Lo so che c’è l’influenza regionale un po’ in tutti i tipi di pronuncia ma, per esempio in Campania diciamo “calze” con la zeta sorda, mentre nel Lazio con la zeta sonora; così pronunciamo, ad esempio, mezzo, con la zeta sorda e pozzo con la zeta sonora e, infine, il nome di alcune località, come Lumezzane, non so se esiste una regola fissa per la giusta pronuncia. Sperando di essere stato chiaro e, nella speranza di una cortese risposta, La saluto cordialmente.
Giuseppe L.
(Località omessa)
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Cortese Giuseppe, i suoi dubbi potranno essere dissipati collegandosi ai siti in calce:

http://www.dizionario.rai.it/

http://www.attori.com/dizione/Diz00.htm

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