mercoledì 20 luglio 2011

"D'assalto"



Dalla rubrica di lingua del quotidiano la Repubblica in rete:

Paolo scrive:
18 luglio 2011 alle 22:48

Buongiorno a tutti e buon inizio settimana.

Ho letto che la preposizione DA non si può elidere, se non in determinate circostanze. Eppure, trovo, anche in grammatiche di valore, la parola “d’assalto” regolarmente elisa. Non sarebbe più corretto dire “da assalto”? Oppure l’elisione sta al posto di “di assalto”?

Grazie come sempre, saluti

Paolo

linguista scrive:
19 luglio 2011 alle 09:16

D’assalto (da assalto) è proprio una di quelle eccezioni.

Alessandro Aresti
---------------------------

Non siamo molto convinti della risposta del linguista. Anzi, non lo siamo affatto. A nostro avviso non si tratta di una locuzione avverbiale in cui la preposizione "da" si può apostrofare (d'altronde, d'altra parte, d'ora in avanti ecc.), siamo in presenza di una locuzione attributiva nella quale "di assalto" fa da attributo, appunto, al sostantivo cui si riferisce: truppe "di" assalto. Una sorta di complemento di specificazione, insomma. Ci conforta - se non interpretiamo male - il Treccani in rete dove al lemma "assalto" possiamo leggere: "b. Nel linguaggio giornalistico, la locuz. d’assalto (tratta dalle prec. espressioni dell’arte militare) è spesso usata in senso fig. e con funzione attributiva, riferita a persone (soprattutto magistrati) ferme e decise nell’azione, spregiudicate e senza prevenzioni nell’esercizio della loro attività: un pretore d’a. (meno com., con connotazione negativa, un imprenditore, un finanziere d’a., e sim.).".

1 commento:

il puntiglioso ha detto...

Stimatissimo dott. Raso,
non crede che certi così detti linguisti dovrebbero cambiare mestiere?
Ci "azzeccano" una volta su cento...