mercoledì 22 dicembre 2010

«Beante»


Non vorremmo rovinare le feste a qualche linguista se, per caso, ci dovesse leggere. Vogliamo parlare dell’uso improprio, anzi errato, che molti fanno di “beante”. In buona lingua italiana questo termine è soltanto il participio presente del verbo “beare”, vale a dire “rendere beato, felice”. Molti lo adoperano, invece, nell’accezione di “aperto” se non, addirittura, nel significato di “sospeso”: un filo elettrico beante. Si tratta di un francesismo, per altro ridicolo, tratto da “béant” derivato dall’antico verbo “béer”, essere aperto. In quest’ultimo significato è tollerato, in lingua italiana, solo nel linguaggio medico: una ferita beante (aperta). I vocabolari, però...
Ora, per... bearci un po', guardiamo come il coniugatore della "Scuola Elettrica" (http://www.scuolaelettrica.it/quiz/media/classe2/italiano/coniugatore.shtml) coniuga il verbo "sostituire". Si clicchi sul collegamento e si digiti il verbo in oggetto.

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